Verso la fine del XIV secolo, con la nascita dell’Umanesimo e
la riscoperta del Classicismo e le sue opere perfette e inimitabili, anche la
filosofia ritrovò Platone uno dei massimi esponenti della corrente,. La nascita
delle cattedre di Greco nelle più importanti università, e quelle di Latino,
non nuove ma tenute da molti intellettuali bizantini scappati dopo la presa di
Costantinopoli e la temporanea riunificazione della Chiesa d’Occidente con
quella d’Oriente portò alla lettura e alla scoperta di autori come Platone,
sconosciuto fino ad allora.
Secondo la loro dottrina, l’uomo, al centro dell’Umanesimo e
soprattutto del Rinascimento, era un’armonica reciprocità fra anima e corpo,
entrambi padroni del proprio destino: massima aspirazione che deriva dalla
conoscenza filosofica è la felicità, almeno per gli spiriti più nobili ed
eletti che possono raggiungere la conoscenza del vero dopo la morte.
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Platone |