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mercoledì 15 aprile 2020

L'Accademia Neoplatonica di Firenze


Verso la fine del XIV secolo, con la nascita dell’Umanesimo e la riscoperta del Classicismo e le sue opere perfette e inimitabili, anche la filosofia ritrovò Platone uno dei massimi esponenti della corrente,. La nascita delle cattedre di Greco nelle più importanti università, e quelle di Latino, non nuove ma tenute da molti intellettuali bizantini scappati dopo la presa di Costantinopoli e la temporanea riunificazione della Chiesa d’Occidente con quella d’Oriente portò alla lettura e alla scoperta di autori come Platone, sconosciuto fino ad allora.
Secondo la loro dottrina, l’uomo, al centro dell’Umanesimo e soprattutto del Rinascimento, era un’armonica reciprocità fra anima e corpo, entrambi padroni del proprio destino: massima aspirazione che deriva dalla conoscenza filosofica è la felicità, almeno per gli spiriti più nobili ed eletti che possono raggiungere la conoscenza del vero dopo la morte.
Platone